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Conferenza stampa di Tracks

30/08/2013 | News |
Conferenza stampa di Tracks

In ritardo e con un po’ d’imbarazzo, Mia Wasikoska entra in Sala Conferenze, con sguardo timido ed impacciato, ma ben presto dietro quella facciata, si rivela una persona umile e ancora acerba, ma solamente nel suo ruolo di star.
Al suo fianco il regista John Curran e la vera Robyn Davidson, personaggio che interpreta l’attrice in “Tracks”. La decisione di scegliere la giovane attrice 23enne, è stata della stessa Davidson, come infatti ha spiegato “Avevo visto Mia in diverse pellicole e mi colpì di lei una qualità speciale per un'attrice, racchiude una profondità in se che cela un'intelligenza che trovo molto attraente. Ci siamo incontrate la prima volta quando dovevo accompagnarla nel deserto per farla familiarizzare con i cammelli e mi ha dato l'idea di essere una persona molto delicata e non pensavo potesse avere la forza e la tenacia che il personaggio richiede, ma poi l'ho vista buttarsi sull'esperienza e tutto è andato bene”.
E’ poi la stessa Wasikowska a rispondere alla domanda riguardo alla costruzione del suo personaggio: “Questo film mi ha coinvolta per due anni, mi sono innamorata del personaggio, quando poi ho letto il libro ho compreso chi era, poi ho incontrato Robyn e, anche se avevo un po' paura, abbiamo passato tre giorni fantastici con i cammelli condividendo un micro viaggio insieme. Questo film è arrivato in un momento molto particolare per me, non facevo un film in Australia da quando avevo 17 anni, e avevo bisogno di ricollegarmi alle mie radici e le mie storie, dopo un paio di mesi dalla fine riprese ho deciso di tornare a vivere in Australia.”
Il deserto è uno dei cosiddetti protagonisti della pellicola e il regista ha spiegato come sia stato difficile girare in quei luoghi: “Uscire tutti i giorni in quelle meravigliose località remote è stata la cosa più difficile, si deve girare con la luce del giorno e a volte ci voleva anche un'ora per arrivare alla location. Fortunatamente abbiamo girato in un periodo non caldo, altrimenti non avremmo potuto, ma sono dei posti bellissimi dove girare un film.
Robyn Davidson ha infine dichiarato come un viaggio come quello intrapreso negli anni ’70 da lei stessa, ora potrebbe essere totalmente diverso da allora: oggi ci sono le tecnologie. “Io non avevo il gps, non avevo la sensazione della presenza di satelliti pronti a localizzarmi. Ho intrapreso il mio viaggio non per spettacolo, pensavo che non interessasse a nessuno, i miei erano motivazioni personali no pubblici, una giovane donna di oggi partirebbe sapendo di poter avere un appoggio diverso.  All'epoca era la mia esperienza che mi interessava, e mi dispiaceva molto il pensiero di doverla vendere al National Geografic.”, quest’ultima, una convinzione ben presente nel film.

Alice Bianco

 


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